Nella caldaia a condensazione Radiant R1CR 24, il vapore acqueo dei fumi viene condensato per recuperare il calore latente, aumentando notevolmente l’efficienza energetica rispetto a una caldaia standard.
L’acronimo ACS, che sta per Acqua Calda Sanitaria, si riferisce all’acqua calda destinata a usi sanitari e domestici: docce, lavandini, lavatrici, lavastoviglie e così via. È un elemento fondamentale del comfort abitativo: non c’è casa, appartamento o edificio che non necessiti di una fornitura di acqua calda regolare e affidabile. Con l’evoluzione delle tecnologie, oggi è possibile produrre ACS con molteplici soluzioni: scaldabagni elettrici ad accumulo, scaldabagni a gas (sia ad accumulo sia istantanei) e caldaie combinate che integrano il riscaldamento degli ambienti con la produzione di acqua calda sanitaria. Vi sono poi metodologie più tradizionali, come i vecchi sistemi a legna, e soluzioni moderne quali l’utilizzo dei pannelli solari termici. Ognuno di questi sistemi presenta caratteristiche, vantaggi e svantaggi che variano in base alle esigenze abitative, ai consumi di acqua calda e ai costi di installazione e gestione. In questo articolo esploreremo la storia e le peculiarità dei principali metodi di produzione di ACS, soffermandoci anche sulle problematiche più diffuse, come la formazione di calcare e la manutenzione necessaria.
Read MoreLa caldaia Radiant R1K 75, specializzata in riscaldamento, adotta la tecnologia a condensazione per un’efficienza energetica superiore. La produzione di condensa richiede l’installazione di un apposito scarico.
La caldaia a condensazione Radiant R1K 100, esclusivamente per riscaldamento, impiega tecnologie avanzate per massimizzare l’efficienza termica. Grazie alla condensazione, sfrutta il calore latente dei fumi, richiedendo uno scarico per la condensa prodotta.