Mano che apre il rubinetto di carico sotto la caldaia per risolvere la mancanza d'acqua

Mancanza acqua caldaia: come risolvere con il rubinetto di carico

La mancanza d’acqua nella caldaia è un problema comune che può causare malfunzionamenti significativi nell’impianto termico, compromettendo il comfort e la sicurezza degli ambienti domestici. In questo articolo, analizzeremo le cause principali della mancanza acqua caldaia, il ruolo cruciale del rubinetto di carico e forniremo linee guida per il controllo e la manutenzione.

Il Rubinetto di Carico: Funzione e Importanza

Il rubinetto di riempimento dell’impianto gioca un ruolo cruciale nel mantenere la pressione ottimale all’interno dell’impianto termico. Generalmente situato sotto la caldaia, questo rubinetto è di forma cilindrica e, a seconda del modello dell’impianto, può variare nelle dimensioni, spesso essendo tra i più piccoli componenti del sistema. La sua funzione principale è quella di permettere l’ingresso dell’acqua nell’impianto quando la pressione interna scende al di sotto di un livello accettabile.

La Pressione dell’Impianto: Monitoraggio e Manutenzione

Una componente essenziale nella manutenzione dell’impianto termico è la verifica regolare della pressione, che dovrebbe essere eseguita ogni 3-4 mesi. Il manometro, localizzato sulla caldaia e contrassegnato con la dicitura “bar”, è lo strumento attraverso cui viene monitorata la pressione. Una lettura corretta del manometro è fondamentale per identificare una potenziale mancanza d’acqua.

Procedura di Controllo della Pressione

  • Localizzare il Manometro: Si trova sulla caldaia e mostra la pressione in bar.
  • Leggere la Pressione: Verificare che la pressione rientri nei valori ottimali specificati dal produttore dell’impianto.
  • Regolare la Pressione se Necessario: Se la pressione è inferiore al livello raccomandato, utilizzare il rubinetto di riempimento per aggiungere acqua.
  • Chiudere il Rubinetto di Riempimento: Al termine del riempimento, quindi al raggiungimento della pressione di esercizio di 1,5 bar, richiudere sempre il rubinetto

Cosa Fare in Caso di Mancanza d’Acqua

Se si rileva una mancanza d’acqua nell’impianto, è essenziale agire rapidamente per evitare danni. Il primo passo è aprire il rubinetto di riempimento per aumentare la pressione. Tuttavia, se il problema persiste, potrebbe essere indicativo di una perdita o di un altro guasto tecnico, richiedendo l’intervento di un tecnico specializzato.

Domande e Risposte

A voi una serie di domande e risposte comuni:

Cosa Fare se la Pressione dell’Impianto Supera i 2 Bar?

Se la pressione dell’impianto supera i 2 bar, è importante considerare prima di tutto il contesto in cui si verifica questo aumento. Un fenomeno comune è la sovrapressione che si verifica quando l’impianto viene riempito mentre i termosifoni sono freddi. In questa situazione, la pressione tende ad aumentare naturalmente a causa della dilatazione termica dell’acqua quando i termosifoni si scaldano.

In un impianto a regime, cioè quando l’impianto ha raggiunto una temperatura stabile e uniforme in tutto il sistema, una pressione leggermente superiore ai 2 bar può essere considerata normale e non richiede interventi immediati. Questo perché la dilatazione termica è un processo fisico naturale e previsto nel funzionamento dell’impianto.

Come Gestire un’Impianto che Non Raggiunge la Pressione Necessaria per Bloccare l’Errore di Mancanza Acqua?

Quando si gestisce un impianto termico che non riesce a raggiungere la pressione necessaria per resettare l’errore di mancanza d’acqua, è importante considerare diversi fattori. Uno di questi è la pressione dell’acquedotto che alimenta il sistema. In fase di riempimento, la pressione dell’impianto è direttamente influenzata dalla pressione dell’acquedotto. Di conseguenza, se l’impianto si trova in un edificio ai piani superiori al secondo e non è dotato di autoclave, può essere particolarmente sensibile a queste variazioni.

In questi casi, si suggerisce di tentare il riempimento dell’impianto in orari differenti, preferibilmente quando la pressione dell’acquedotto è più elevata. Questo può variare in base a diversi fattori, come l’uso dell’acqua nella zona e l’orario. Ad esempio, provare nelle prime ore del mattino o in tarda serata, quando c’è generalmente meno consumo di acqua nelle abitazioni, potrebbe aumentare le possibilità di raggiungere la pressione desiderata.

Se, nonostante questi tentativi, la pressione non raggiunge il livello richiesto, potrebbero esserci altre cause da considerare. Una possibilità è che il rubinetto di riempimento dell’impianto sia ostruito dal calcare, specialmente in sistemi con caldaia ad accumulo. Questo può impedire il flusso adeguato dell’acqua e quindi limitare la capacità di raggiungere la pressione necessaria. In alternativa, un’altra causa potrebbe essere un rubinetto con meccanismo di non ritorno bloccato, che ostacolerebbe il corretto flusso dell’acqua nell’impianto.

In entrambi i casi, la soluzione potrebbe richiedere l’intervento di un tecnico specializzato per pulire o sostituire il rubinetto di riempimento o per risolvere problemi relativi al meccanismo di non ritorno.

Cosa Fare se la Pressione a Impianto Freddo è Molto Bassa e Aumenta a 3 Bar Quando si Scalda?

Quando ci si trova di fronte a un impianto termico che presenta una pressione molto bassa a freddo e che aumenta fino a 3 bar quando si scalda, è molto probabile che il problema sia legato al vaso di espansione del riscaldamento. Il vaso di espansione ha il compito di ammortizzare l’aumento di pressione causato dalla dilatazione termica dell’acqua all’interno dell’impianto. Questo componente è fondamentale per mantenere la pressione dell’impianto entro limiti sicuri e stabili.

In condizioni normali, il vaso di espansione è gonfiato ad aria e questa pressione di aria interna è regolata durante la manutenzione dell’impianto. Se il vaso di espansione non viene mantenuto adeguatamente, può perdere la sua efficacia nell’ammortizzare le variazioni di pressione. Ciò può accadere in due situazioni principali:

  1. Mancata Manutenzione del Vaso di Espansione: Se il vaso di espansione non viene controllato e regolato regolarmente, la pressione dell’aria al suo interno potrebbe non essere adeguata. Questo può portare a una compensazione insufficiente dell’aumento di pressione dovuto alla dilatazione termica dell’acqua, causando variazioni di pressione eccessive nell’impianto.


  2. Vaso di Espansione Forato nel Cuscino d’Aria: Un’altra possibile causa è la presenza di una foratura nel cuscino d’aria del vaso di espansione. Questo problema compromette la capacità del vaso di contenere l’aria necessaria per ammortizzare le variazioni di pressione, risultando in un’inefficace gestione della pressione all’interno dell’impianto.

Per risolvere questo problema, è consigliabile effettuare una manutenzione regolare dell’impianto, inclusa la verifica e l’eventuale sostituzione del vaso di espansione. Se si sospetta un malfunzionamento o un danno al vaso, è importante contattare un tecnico specializzato per una diagnosi accurata e per le riparazioni necessarie. Un controllo regolare e un’adeguata manutenzione del vaso di espansione sono essenziali per garantire il funzionamento sicuro ed efficiente dell’impianto termico.

Quali Sono i Passi da Seguire se la Pressione dell’Impianto Cala Settimanalmente?

Se notate che la pressione del vostro impianto termico cala settimanalmente, è importante valutare la situazione per determinare se si tratta di un comportamento normale o di un segnale di un problema più serio. È normale osservare una certa diminuzione della pressione durante il periodo di accensione dell’impianto di riscaldamento, soprattutto se questo è dotato di radiatori in alluminio.

Perché Accade Durante il Periodo di Accensione con Radiatori in Alluminio?

Durante i mesi estivi, l’alluminio dei radiatori reagisce con l’acqua dell’impianto. Con l’avvio della modalità invernale, l’aria che si è formata a causa di questa reazione inizia a muoversi nel circuito. Questa aria si sposta fino a raggiungere la caldaia, la quale, essendo dotata di un componente per lo spurgo dell’aria, la elimina. Questo processo di eliminazione dell’aria causa una diminuzione della pressione dell’impianto. Generalmente, il problema si risolve dopo circa 2-3 cicli di riempimento dell’impianto.

Cosa Fare se la Pressione Continua a Calare?

Se, dopo alcuni riempimenti, la pressione continua a diminuire, potrebbe indicare la presenza di problemi più seri, quali:

  1. Vaso di Espansione Rotto o Sgonfio: Se il vaso di espansione non funziona correttamente, a causa di una perdita o di una mancata manutenzione, può non essere in grado di mantenere la pressione adeguata nell’impianto.

  2. Perdite ai Radiatori o alla Caldaia: Una perdita in qualsiasi punto dell’impianto, che sia nei radiatori o nella caldaia stessa, può causare una caduta costante di pressione. È importante ispezionare l’impianto per individuare eventuali perdite.

In presenza di questi problemi, è consigliato rivolgersi a un tecnico specializzato per un’accurata diagnosi e per le necessarie riparazioni.

Ogni Quanto Tempo va Regolata la Pressione dell’Impianto?

La pressione dell’impianto di riscaldamento deve essere controllata regolarmente per assicurare il suo funzionamento ottimale e prevenire problemi. Idealmente, questa verifica dovrebbe essere effettuata ogni 4 mesi, anche durante il periodo estivo. La ragione di questa frequenza di controllo è legata sia alla natura dei materiali dell’impianto che possono influenzare la formazione di aria, sia all’uso della caldaia durante tutto l’anno.

Anche se l’impianto di riscaldamento non è in funzione durante i mesi estivi, la caldaia utilizza l’acqua del circuito di riscaldamento come mezzo per scaldare l’acqua sanitaria. Quest’acqua, che circola solo all’interno della caldaia, può subire variazioni di pressione anche in estate. Mantenere la pressione adeguata è fondamentale per garantire una produzione costante e efficiente di acqua calda sanitaria.

Inoltre, è particolarmente importante controllare la pressione dell’impianto alla prima riaccensione del sistema di riscaldamento invernale. Dopo un periodo di inattività, possono verificarsi variazioni di pressione che necessitano di essere regolate per assicurare un funzionamento corretto e sicuro dell’impianto.

Riassumendo, una verifica della pressione ogni 4 mesi, compresi i mesi estivi, e un controllo aggiuntivo all’inizio della stagione di riscaldamento invernale, sono pratiche consigliate per mantenere il sistema di riscaldamento in buone condizioni e prevenire potenziali malfunzionamenti.

Marco B.
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Esperto del settore riscaldamento, con oltre 12 anni di esperienza nella manutenzione e assistenza di caldaie residenziali sotto i 35 kW, mi dedico a offrire ai clienti un servizio accurato e specializzato. Collaboro principalmente con marchi di qualità come Euroterm, Innovita, Fondital e Radiant. Grazie a una formazione continua presso i produttori e a migliaia di interventi sul campo, ho sviluppato una profonda conoscenza delle esigenze dei clienti e delle tecnologie più moderne. La mia missione è garantire comfort e sicurezza, offrendo soluzioni efficienti e personalizzate per ogni necessità di riscaldamento.

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