Centralina di accensione
E’ un componente molto comune nelle caldaie tradizionali a camera aperta o caldaie a camera stagna, il centralino di accensione si occupa di tutta la fase di accensione della caldaia.
Molti anni orsono, la responsabilità della fase di accensione della caldaia nonché i costi di produzione di schede principali capaci di questa funzione, erano molto alti. I produttori di caldaie tradizionali si affidavano al centralino di accensione che, come suggerisce il nome, si occupa di tutta la fase di accensione. Compito di questa scheda è quindi l’avvio e il controllo dell’estrattore fumi per le caldaie a tiraggio forzato e avvio e controllo di fiamma.
Se prendiamo ad esempio il Centralino di Accensione e Rilevazione BRAHMA TM 31, vediamo che la scheda ha diversi connettori e:
- Si collega alla valvola del gas della caldaia.
- Si collega all’estrattore fumi della caldaia
- Si collega al dispositivo di controllo ventola (Pressostato Aria)
- Si collega alla spia di blocco per notificare l’assenza fiamma
- Si collega all’elettrodo di rilevazione fiamma e all’elettrodo di accensione fiamma
Compiti della centralina di accensione
Questo centralino gestisce la comune camera di combustione della caldaia tradizionale a basso rendimento e implementa al bisogno la doppia accensione. Spesso una delle due accensioni viene messa a terra e si utilizza quindi la mono-accensione attraverso un solo elettrodo di accensione.
Questa scheda viene alimentata attraverso due contatti, fase e neutro. Poi c’è il contatto riservato alla partenza, collegato alla scheda. Questo contatto dice alla BRAHMA TM31 di avviare la fase di accensione, oppure di spegnere il bruciatore. Altri contatti vi sono quelli dell’estrattore e del pressostato aria. Il contatto dell’estrattore è un comune fase e neutro con cui questa scheda alimenta la ventola fumi. Mentre il pressostato ha tre contatti che sono il comune, il normalmente chiuso e il normalmente aperto. Attraverso questi il centralino di accensione capisce se vi sono problemi con l’estrattore fumi (non spinge a sufficienza oppure è completamente fermo).
Nel prodotto citato come esempio è utile ricordare che presenta i contatti per utilizzare un comando di sblocco, infatti la stessa scheda prevede un blocco di fiamma il cui stato è resettabile con un pulsante di riarmo. Il pulsante di riarmo è sempre a duplice funzione, una lampadina mostra lo stato di blocco e il pulsante consente di riarmare la scheda.
Tornando alle candelette, oltre alla doppia accensione, vale la pena spiegare bene il funzionamento della rilevazione di fiamma. La candeletta di rilevazione manda alla scheda una micro-corrente. Questa micro-corrente è originata dal tungsteno della candeletta ed è misurabile in milliampere. Grazie a questa micro-corrente la TM della BRAHMA è capace di capire se vi è fiamma durante questa delicatissima fase. Diversamente, trascorsi 10 secondi, la scheda va in stato di blocco senza prove ulteriori.
Ultimo la modulazione di fiamma, non è presente. Infatti il centralino di accensione non regola tutto ciò che riguarda le temperature di funzionamento. Banalmente vuole solo che la valvola gas sia alimentata per iniziare l’accensione del bruciatore. Tutto quello che concerne l’intensità di fiamma del bruciatore è affidato alla scheda principale della caldaia che la regola attraverso i contatti della bobina di modulazione.
La versione per caldaia a camera aperta e basso rendimento dota invece il Centralino di Accensione e Rilevazione BRAHMA TM 11 che a differenza di quello appena descritto non gestisce pressostato aria e estrattore fumi. Tuttavia il principio di funzionamento è lo stesso.
Nella caldaia a condensazione moderna, questo componente è ancora presente sotto un’altra forma più semplice, chiamata trasformatore di accensione. Nel trasformatore di accensione tutta la logica di fiamma e i relais scompaiono, è un componente molto simile ad un comune Piezoelettrico.