Il vaso di espansione sanitario, nelle caldaie ad accumulo, trova funzione laddove vi è un accumulo di capacità consistente. L'acqua del serbatoio quando aumenta di temperatura, aumenta anche di volume. Questo componente diminuisce il carico della valvola di sicurezza sanitario.

Non è raro trovare vasi di espansione lato sanitario, ove la caldaia ha un boiler, uno stoccaggio d'acqua. Questi vasi di espansione sono di dimensioni minori e in plastiche alimentari, laddove presenti vanno opportunamente gonfiati durante la manutenzione ordinaria.

Le caldaie con accumulo lo dotano, il vaso di espansione sanitari è un componente a camera d'aria che svolge un'importante funzione.

Se torniamo a 20 anni fa, le caldaie con accumulo avevano boiler con capienza fino a 120 litri murale. Parlo della classica caldaia murale ad accumulo, circa le caldaie rapide invece non abbiamo nessun vaso di espansione sanitario, adesso vediamo perchè.

Il vaso di espansione sanitari consiste in un contenitore in metallo che contiene una camera d'aria. L'ammortizzazione dell'aumento di pressione avviene a camera d'aria gonfia, quando l'accumulo aumenta di temperatura, la pressione in eccesso comprime il cuscino d'aria.

Questo componente serve per ammortizzare idraulicamente la pressione dell'acqua sanitaria. Infatti la dilatazione dell'acqua dell'accumulo che passa da 20 a 45 gradi, dal momento che l'acqua non è comprimibile, vanno a metterne sotto stress la valvola di sicurezza. Il vaso sanitario allora non trova ragione di esistere su una caldaia rapida perchè non vi è accumulo.

Oggigiorno le caldaie hanno accumuli di capienze diverse rispetto a una volta. Infatti mantenere caldo un accumulo da 60 litri porta ad un consumo di gas maggiore. La famiglia media di 3-4 persone al massimo, può oggi trovare sufficiente una caldaia con accumulo da 20lt. E allora vedremo che il vaso di espansione passerà da 2lt ad essere quanto di più simile a un anti-colpo di ariete, se non sparire totalmente. Molti modelli di caldaie, in economia, non lo dotano affatto.

Proprio in virtù del fatto che, il vaso di espansione, compie il suo lavoro quando abbiamo una differenza palpabile di temperatura, vediamo che il suo ruolo è raro ma determinante. Quando utilizziamo l'acqua calda sanitaria quotidianamente scarichiamo la pressione in eccesso, il boiler è sempre a temperatura. Se dovessimo spegnere la caldaia, invece, il boiler avrà sì una differenza. Quindi le occasioni per il vaso di e. di lavorare sono quelle in cui la caldaia si riprende da uno spegnimento.

Parlavo prima dell'anti-colpo di ariete, svolge una funzione simile al vaso di espansione. In impianti dove l'acquedotto ha pressioni più elevate o dove vi è l'autoclave questo componente è indispensabile. Infatti chiudere e riaprire il rubinetto crea una differenza di pressione che può tradursi in rumori. Il colpo di ariete viene quindi ammortizzato da questo componente cui parlerò in un altro articolo.

Abitudini indispensabili

Quando andiamo in vacanza possiamo decidere di spegnere la caldaia. Non è affatto una cattiva idea se siamo d'estate, tuttavia al ritorno è meglio seguire questa procedura.

Dal momento che l'acqua dell'accumulo scende di temperatura, il problema delle perdite può presentarsi al ritorno. Bisogna fare in modo di scaricare la pressione in eccesso mentre la caldaia sta scaldando l'acqua sanitaria alla ripartenza. Quindi dopo due-tre minuti che hai riacceso la caldaia ti basta aprire un rubinetto dell'acqua calda per 5 secondi.

Questa procedura fa si che l'eccesso di pressione non vada a mettere a rischio la valvola di sicurezza dell'acqua sanitaria. E' da compiere sono una volta quando riaccendi l'apparecchio, arrivati a temperatura non servirà più farlo.