Le regole essenziali per mantenere la caldaia in ottimo stato

Questo complesso elettrodomestico può durare 20 anni se adottiamo queste regole base:

Programmiamo la manutenzione della caldaia annualmente

Durante la manutenzione della caldaia vengono eseguite delle operazioni che impediscono perdite e deterioramento del tuo apparecchio.

Il vaso di espansione sgonfio è una delle cause principali di perdita, il vaso di espansione serve per impedire alla caldaia di raggiungere alte pressioni d’inverno. Di conseguenza non controllare la pressione dei vasi di espansione porta a perdite che rovinano le lamiere della caldaia e si chiudono difficilmente da sole. Infatti una volta che la valvola di sicurezza ha perso, il pulviscolo dell’acqua tecnica impedisce alla membrana di chiudere perfettamente facendo si che si crei una lacrimazione continua.

Nei modelli più vecchi, queste valvole di sicurezza hanno cavi e altre sicurezze nella zona sottostante, quindi una perdita può danneggiare altri pezzi di ricambio.

Mantieni sempre la pressione a livello

Può capitare di dimenticarsi di dare l’acqua al termosifone. E’ importante invece ristabilire la pressione dell’impianto ogni 2-3 mesi al massimo anche d’estate per evitare che la caldaia rimanga a “secco”. Quando la caldaia rimane a secco, specialmente se si tratta di un modello vecchio, è portato a fare molto rumore e andare in blocco. Il rumore è dovuto al passaggio di stato dell’acqua che può arrivare a 95°C prima di mandare in blocco la caldaia. Il vapore danneggia lo sfiato automatico che è portato a perdere costringendoci a chiamare il tecnico.

In generale pressioni troppo alte o troppo basse possono causare problemi, magari la caldaia continua a funzionare prima di andare in blocco, lo fanno le caldaie più vecchie. Tuttavia pressioni basse portano la caldaia a temperature più alte specialmente se si viene a formare aria nella conduttura, le alte temperature mettono a dura prova le guarnizioni di tenuta di tutto il circuito interno della caldaia che può tradursi in lacrimazioni. Ogni lacrimazione colora i tubi e crea vapore che ossidano i tubi più velocemente.

E’ comune di trovarsi su caldaie, magari recenti, che dopo queste continue lacrimazioni appaiono come datate. C’è da aggiungere che pressioni basse non chiudono perfettamente il galleggiante degli sfiati automatici delle caldaie, è un riflesso del circolatore che quando parte crea una depressione e porta lo sfiato a lacrimare. Questi sfiati possono lasciare residui sugli altri componenti dando l’impressione di una prematura degradazione.

Non dimenticare il rubinetto di riempimento aperto

Se la pressione dell’acquedotto non è fortissima, specialmente a piani alti, l’impianto della caldaia si riempirà molto lentamente.. a volte capita di dimenticarsi di richiudere il rubinetto. E’ invece importantissimo richiuderlo perchè nei modelli di caldaia più datati questo rubinetto permette il passaggio avanti e indietro dell’acqua dell’acquedotto, di conseguenza l’acqua tecnica viene rinnovata in continuazione nei giorni a venire portando, nei casi peggiori, l’acqua sanitaria a puzzare tremendamente.

Se l’acqua della tua città è molto dura è anche peggio, il calcare si forma in special modo nello scambiatore primario della caldaia, in poco tempo lo scambiatore sarà da buttare. Questa conseguenza è dovuta al fatto che l’acqua del riscaldamento è quasi distillata, durante il suo continuo girare perde i sali minerali nell’impianto ed è molto conveniente per la caldaia perchè nelle parti più calde non si formano incrostazioni. Se dimentichiamo il rubinetto di riempimento aperto e la caldaia, essendo a piani alti, non fa scattare le valvole di sicurezza, la tua acqua dell’impianto si rinnoverà in continuazione. Il continuo rinnovo dell’acqua tecnica porta nuovo carbonato di calcio all’interno del circuito chiuso del termosifone e tutto il calcare, andandosi a formare nelle parti pià calde ostruiranno lo scambiatore primario.

Cambia sempre l’anodo

Ogni manutenzione su un apparecchio ad accumulo anche detto con boiler, prevede la sostituzione dell’Anodo al magnesio. E’ importantissimo sostituirlo perchè questo accessorio è indispensabile per proteggere l’acciaio inox della botte dalle correnti vaganti che si vanno ad accumulare nell’acqua. Non cambiare l’anodo al magnesio ti espone a corrosioni e perdite che mettono a dura prova la caldaia. Non sempre il boiler è reperibile se la caldaia è datata e se si riesce a trovare costa molto fare una sostituzione completa.

I dati rispetto all’anodo al magnesio ci sono, dopo due anni di media circa inizia il deterioramento delle parti in ottone di tutta la caldaia. L’ottone della raccorderia comincia a impoverirsi e varia verso una colorazione rosa diventando a sua volta più fragile durante una qualsiasi riparazione. Il primo forse a subire questo impoverimento è il tappo stesso dell’anodo che nella vite è più sottile, quindi consumata anche l’anima filettata comincia a bucarsi iniziando a lacrimare e rovinando la lamiera inferiore. Prima di accorgersene la lamiera ha già perso lo smalto bianco.

Per fortuna in commercio ci sono diversi anodi per i casi più disperati di correnti vaganti oppure come semplice investimento, sono anodi in alluminio e anodi elettronici. Gli anodi in alluminio sono più lunghi a deteriorarsi e vengono impiegati dove le correnti sono maggiori e vi è la formazione dell’aria nell’acqua calda. Oppure vi sono gli anodi elettronici che sono la soluzione ultima alla sostituzione dell’anodo, consentono di raccogliere elettronicamente le correnti e di  scaricarle nella terra dell’impianto elettrico. Quindi essenziale avere un buon impianto di terra.

Regola le temperature con astuzia

Le caldaie si deteriorano proporzionalmente all’uso in ore, c’è però un altro fattore, le temperature. Un buon consiglio è di tenere le temperature ben impostate a seconda del periodo. Ad esempio, l’acqua calda sanitaria troppo calda è uno spreco e visto che la caldaia scalda l’acqua tecnica per scaldare l’acqua sanitaria con una differenza di 20-30 gradi circa, se impostiamo una temperatura di 55 gradi avremo una caldaia che lavora a ridosso degli 85°C. A lungo andare questo porta a gran formazione di incrostazioni che richiedono una  Pulizia dal calcare e mette a dura prova tutte le tenute.

Peraltro visto i dettagli costruttivi che nelle caldaie più moderne sono lesinati visto il caro metalli e materiali, abbiamo tenute costituite in ORing rispetto ai vecchi raccordi in ottone con guarnizioni in cartone o amianto. Quindi la faccenda sugli apparecchi di nuova generazione si fa più delicata vista con gli occhi di un tecnico, bene che l’utente abbia cura del suo apparecchio perchè possa durare almeno 20-25 anni come i record della precedente generazione.

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Marco B.
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Esperto del settore riscaldamento, con oltre 12 anni di esperienza nella manutenzione e assistenza di caldaie residenziali sotto i 35 kW, mi dedico a offrire ai clienti un servizio accurato e specializzato. Collaboro principalmente con marchi di qualità come Euroterm, Innovita, Fondital e Radiant. Grazie a una formazione continua presso i produttori e a migliaia di interventi sul campo, ho sviluppato una profonda conoscenza delle esigenze dei clienti e delle tecnologie più moderne. La mia missione è garantire comfort e sicurezza, offrendo soluzioni efficienti e personalizzate per ogni necessità di riscaldamento.

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